Winter Silente Gravel – 3° Parte

Pubblichiamo la terza ed ultima parte dell'avventura del Sig. Ongaro Guido il quale, con un gruppo di amici, ha voluto raccontare a KonosCycling la sua esperienza sul percorso cicloturistico de La Via Silente nei primi giorni del nuovo anno. Grazie per la condivisione e per la fiducia riposta nella nostra assistenza tecnica.


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5° tappa Sanza - S.Giovanni a Piro

Oggi è l’Epifania, il giorno della Befana e la Befana più anziana, Anna, porta le calze piene di dolci ai giovani compagni di viaggio. Sì, perché sono stati bravi e non meritano di certo il carbone…oggi poi giustamente non si usa più neanche nelle calze della Befana. Sarà la giornata dei piccoli gesti, piccoli ma significativi segni, d’altro canto è l’Epifania e come diceva un vecchio proverbio “Epifania ogni festa si porta via”.

Partiamo da Sanza con la promessa che torneremo, torneremo a fare il Cervati, il monte più alto della Campania, non possiamo lasciarlo incompiuto. Dopo pochi km di un bel su e giù passiamo da Caselle in Pittari, bel borgo con una torre medioevale, c’è il mercato. Sì, i mercati ambulanti, antichissimo mestiere, che da Sud a Nord, da decenni e più, riempiono le piazze dei nostri paesi soprattutto in provincia. Sì, perche vivaddio Ipermercati, Marketplace e compagnia cantante non riusciranno mai a soppiantare questo antico mestiere. Passeranno gli anni ma loro saranno lì, figli di un dio minore ma assolutamente vincente.

Dopo un tratto con bellissime viste sui monti che separano la Campania dalla Lucania arriviamo a Casaletto Spartano. Qui c’è il rito del caffè, il caffè nella minuscola e splendida piazza del paese. Sarà il giorno di festa o forse perché invece è un rito importante sono tutti in piazza a raccontarsela, a parlare del più e del meno, di calcio, di politica e di salute. Un rito che si ripete da secoli e che non morirà mai. Il contrasto con i moderni, banali ed insulsi happy hour cittadini è stridente. Anche qui, quando gli happy hour spariranno, ci sarà da qualche parte una piazza di paese che si riempirà di ciacole dietro ad una tazza di caffè.

Dopo poco la piccola ma bella Oasi dei Capelli di Venere sul Bussentino, le foto sono di rito, un piccolo gioiello proprio i "capelli di Venere". Passiamo dal bel borgo di Tortorella e dopo la solita brillante salita il segno forse più significativo di giornata: il cartello della Via Silente che con la sua “caratteristica punta” indica un cartello: “Abbiamo il potere di fare del mondo un posto migliore”….. Chiunque abbia messo insieme… un Grande….. La Via Silente… Una Via Potente…. Se solo avessimo più Vie Silenti in Italia, son sicuro che sarebbe veramente un posto migliore….

Dopo un po’ di altri su e giù, da cui si comincia a intravedere il mare, a S.Marina inizia una splendida discesa verso il golfo di Policastro. L’area della foce del Bussentino nel mare è veramente un posto unico, in una bella giornata di sole invernale riusciamo a fare delle splendide foto, a loro volta significative di questo giro. Dopo essere passati da Scario, inizia la bella e “brillante “ salita verso S.Giovanni a Piro, come tutte le cose belle non devono essere semplici da conquistare e S.Giovanni a Piro ci regala bellissime viste sul golfo di Policastro oltre ad avere un centro storico splendido.

L’ultimo ma altrettanto significativo segnale di giornata il cartello: S.Giovanni a Piro paese gemellato con Corsico. Corsico una delle tante città dell’Hinterland milanese. Città popolate dall’immigrazione, per necessità degli anni ‘50, ’60, quando tanti meridionali migrarono verso a nord. Beh il segnale alle nuove generazioni, in segno di riconoscenza ai sacrifici dei loro genitori/nonni se potete tornate nelle terre di origine o comunque non abbandonatele… meritano veramente, tante Vie Silenti…..

6° tappa S.Giovanni a Piro - Velina e appendice a Castelnuovo Cilento

Siamo ai titoli di coda di questo emozionante ed inaspettato viaggio. Emozionante perché quello che ci ha regalato è stato veramente splendido, i luoghi, le gente, il territorio. Inaspettato perché francamente è stato ben oltre alle aspettative, sono stati sei giorni intensi, solo sei per via del tempo limitato ma ci torneremo sicuramente per farla tutta.

Oggi giornata dedicata al “mare” con una chicca finale. Ma andiamo con ordine. Si parte da S.Giovanni a Piro dall’Hotel Albergo La Pergola dove abbiamo dormito, cenato e la “solita” splendida colazione, Domenico, gentilissimo titolare e ciclista, ci accompagna al pianoro di Cioloandrea. Beh che dire il panorama sul golfo di Policastro e la costa dell’area protetta della Masseta, ti lasciano senza fiato. Solo noi con Domenico splendido Cicerone, che ci descrive i posti con l’orgoglio tipico della gente cilentana che abbiamo imparato a conoscere.

Lasciamo S.Giovanni a Piro e con un bel su e giù, a cui ormai siamo abituati e arriviamo a Lentiscosa con i soliti cordiali saluti di chi si gode la lentezza di fronte ad una “tazzullella di caffè”. La discesa da Lentiscosa con vista mare su una Marina di Camerota solitaria e solatia è davvero impagabile. Il tratto dopo Marina di Camerota con la spiaggia dell’Aronte, deserta è veramente splendido, il mare d’inverno quando ti regala giornate così è veramente unico.

Piccola deviazione per arrivare alla foce del Mingardo con le foto di “rito” con le bici sulla spiaggia e poi Palinuro. La salita al Faro di Capo di Palinuro val ben la fatica di qualche “piccolo strappo”…. Sulla curva prima dell’ultimo strappo mi fermo a fare una foto sul golfo un signore anziano fermo sulla panchina a rimirare il mare mi dice in dialetto “non è un po’ bel bello”… e si caro signore è proprio bello e non sa quanto siete fortunati…..

Dal Faro di capo di Palinuro la vista sulla torre di Cala Fetente ed il piccolo arco sottostante è veramente unica. Da qui lungo la litoranea è un susseguirsi di emozioni anche quando passi attraverso paesini come Pisciotta, Ascea incastonati tra gli ulivi a picco sul mare, piccoli gioielli di un mondo lento ed antico dove il tempo sembra veramente essersi fermato.

Una lunga e veloce pedalata verso l’Ostello di Velina dove ci aspetta la grande Simona per la consegna dei diplomi e poi la chicca finale, accompagnati dal gentilissimo Antonio, saliamo al vero punto di partenza della via Silente, Castelnuovo Cilento.

Arrivare su al tramonto con la vista sulla valle dell’Alento e del monte Sacro il Gelbison è uno spettacolo unico…… E siamo veramente ai titoli di coda di questo splendido e unico viaggio.

Un grande grazie alla gente cilentana, perché i luoghi sono belli ma come dico sempre sono le persone a plasmarli, a farli vivere. Abbiamo ricevuto questo mondo in prestito e facendo mia quella splendida frase su La Via Silente: “Abbiamo il potere di fare del mondo un posto migliore”…. Voi con il vostro modo gentile , con l’accoglienza, avete fatto del mondo un posto migliore.

Grazie Antonio, grazie Sabrina, grazie Giovanna, grazie Angela, grazie Antonella, grazie Domenico e un grazie speciale per essersi inventata tutto questo a Simona. Da ultimo un grande grazie ai miei splendidi compagni di viaggio, senza di loro tutto questo non ci sarebbe mai stato… grazie, Anna, grazie Sara, grazie Stefania, grazie Simone, alla prossima…


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